Sino ad oggi, tra i media del regime berlusconiano, Il Messaggero poteva vantarsi di essere quello meno radicalmente schierato, quello che meno faceva da semplice cassa di risonanza delle ragioni del cavaliere e dei suoi amici, insomma quello meno sputtanato.
Senonchè oggi il quotidiano della capitale sparava in prima pagina, a proposito del terribile sisma del Giappone, "Nucleare sicuro - è la prova del nove", assicurando che le centrali nucleari nipponiche avevano retto la terribile prova.
L'effetto di questa notizia, uscita nelle edicole in comtemporanea alle notizie «live» che ci raccontavano invece di una esplosione nella centrale nucleare maggiormente colpita dal sisma, è stato sicuramente devastante.
E fa scalare al Messaggero molte posizioni nella poco gradita classifica dei giornali che fanno cattiva informazione.
La partita ora è a tre, ed è difficile prevedere chi la vincerà tra Messaggero, Libero e Giornale.
Di sicuro sappiamo chi ci perde in questa sconsiderata gara: il cittadino che ha diritto ad una informazione puntuale e corretta, ancorchè schierata.
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