11 aprile 2011

Piccole masse di (sub)umanità decadente

A vederli, di primo acchito, sembrerebbero dei cerebrolesi. A ben guardare, però, si scopre tutta una umanità che è lì semplicemente perchè qualcuno glielo ordina.
Ci sono pensionati/e e casalinghe in calore (il complemento di stato è riferito ad entrambe le categorie...), disoccupati cui non sembra vero poter sbarcare la giornata con qualche decina di euro e col pranzo pagato, sottoccupati che, a tempo perso, lavorano nella villa di Arcore, qualche immancabile esagitato.
Ma, fino a prova contraria, a degli adulti (anche se in verità si è visto pure qualche bambinetto che non sappiamo quanto abbia gradito essere stato coattato là dalle madri invece che andare a scuola...) in grado di intendere e di volere (e anche su questo nutriamo molti dubbi) non si può impedire di esprimere le proprie idee e le proprie convinzioni, anche se ciò avviene in sprezzo a qualsiasi senso del ridicolo.
Ciò che è grave, realmente grave, è che si permetta ad un manipolo di qualche decina di persone di bloccare tutta una strada di ingresso al Tribunale di Milano, bloccando nel contempo quanti vorrebbero manifestare qualcosa di diverso.
Ciò che è grave, insostenibilmente grave, è che, a detta dei lavoratori del Palazzo di Giustizia di Milano (che sono migliaia), sia stato loro impedito per tutta la mattinata di lavorare tranquillamente, perchè a questa claque prezzolata è stato financo consentito di amplificare ad altissimo volume musica demente (meno male che il pirla c'è) alternata a comizi da strapazzo.
Molti dipendenti del Tribunale hanno raccontato come fosse estremamente difficile anche solo interloquire negli uffici che davano sul lato interessato dalla manifestazione.
A proposito: che ne pensa Brunetta di questa "interruzione di pubblico servizio"? Non sarebbe il caso di denunciare questi "facinorosi"?
Ma ciò che è incommensurabilmente ancora più grave è che si sia consentito ad un pagliaccio decadente di realizzare il suo personale piccolo show, arringando la folla (si fa per dire) con frasi al limite dell'eversione, e costringendo le forze dell'ordine a sequestrare all'interno del Palazzo quanti, in quei frangenti, volevano uscire per tornare alle loro case o ai loro impegni quotidiani. Il tutto solo per consentire a questo omuncolo di distrarre noi poveri cittadini italiani da quelli che sono i veri problemi che attanagliano il nostro Paese; problemi che, se non ci diamo una sveglia, porteranno l'Italia non ad essere la nuova Grecia o la nuova Irlanda, ma ad essere il nuovo Ruanda o il nuovo Zimbabwe.
Quanto ancora dovremo "pagare" per tenere in vita (politica) questo ectoplasma? Non abbiamo "dato" già abbastanza?
Opposizione politica, società civile, movimenti di base! Battete un colpo!
E che sia un colpo molto, molto forte...

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