18 agosto 2010

Addio Presidente, non mi mancherai...

L'unica cosa che ci mancherà sarà la possibilità di conoscere alcuni dei misteri più inquietanti che hanno stravolto la storia della nostra Repubblica, e che Cossiga ha portato con sè nella tomba.
Per il resto non ci uniamo al cordoglio totale e bipartisan: grande statista, uomo dello Stato, precursore, e via discorrendo...
L'unico aggettivo che mi sento di spendere senza rischiare l'offesa postuma è: bizzarro. Più di questo faccio fatica a concedere.
Non posso ricordare con benevolenza l'uomo che si vantava di una struttura segreta ed illegittima di potere parallelo allo Stato quale era Gladio. Non posso indulgere nella memoria dell'uomo di governo che mandava i blindati e le forze dell'ordine per provocare incidenti per poi reprimerli nel sangue, come nella migliore tradizione delle macellerie sudamericane.
Non posso rimpiangere il tessitore che servì ad un ex-comunista il piatto avvelenato della guida di un governo, per la prima volta nella storia, per obbligarlo a fare la guerra nel Kosovo, ché "sarebbe stato impensabile con un primo ministro cattolico". Quella fu l'inizio della fine dell'ex-PC/PDS, e poi di tutta la Sinistra italiana che da quella guerra scellerata non si è più ripresa.
Mi trovo consonante con il commento lapidario di Ferrero: era un nemico spietato che ci ha combattuto e che ci ha vinto.
A lui, per quel che mi riguarda, neppure l'onore delle armi, visto che le stesse erano assolutamente impari.
Non mi mancherà...

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