Buona parte dei media nostrani sono stati da tempo contagiati dal virus letale che propaga da ogni parola e da ogni gesto del toscanaccio monello che qualcuno (bontà sua) ha voluto elevare a primo ministro di questa nostra disastrata Repubblica.
Italia Oggi non fa eccezione.
Mi sono imbattuto in una lettera (ma meglio chiamarlo articolo) di tale Annalia Martinelli (collaboratrice abituale del giornale che si spaccia per lettrice).
Un "contributo" vergognoso nelle modalità e nei contenuti. Qualunquista, populista... che arriva alla banale conclusione di scaricare tutte le colpe sugli "ultimi" della catena (i lavoratori) invece di analizzare le cause della disfunzione, con tutta evidenza da attribuire alla "testa", a chi "dal centro" organizza (si fa per dire) un servizio pubblico.
Fino all'apoteosi finale dell'accusa generalizzata di "fancazzismo", sol perchè i lavoratori coinvolti nella vicenda hanno "osato" riunirsi in assemblea senza avvertire madame Martinelli (o chi per lei) con giorni di anticipo.
Sotto cotanto rancore si respira la mala pianta della convinzione (pompata da buona parte della nuova "classe dirigente" italiana) che il lavoratore pubblico debba avere più doveri e meno diritti di qualsiasi altro lavoratore.
A pensar male si potrebbe pensare che la sopracitata giornalista-lettrice sia a libro paga di Renzi.
Libro che immaginiamo ben corposo, vista la ingiustificata "buona stampa" di cui gode l'attuale premier...
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