Nessuno (sano di mente) potrebbe pensare che la prima necessità della Pubblica Amministrazione italiana per renderla più efficiente sia quella della trasmissione telematica dei certificati di malattia dei dipendenti da parte dei medici.
Del resto, basterebbe girare un po' per gli uffici pubblici (primi tra tutti quelli giudiziari) per rendersi conto che forse la rivoluzione tecnologica andrebbe indirizzata verso altre direzioni, tipo aggiornare il "parco macchine" o passare al software open-source invece di pagari fior di quattrini a Bill Gates in licenze d'uso...
Invece chi ci governa preferisce gettare fumo negli occhi con finte rivoluzioni che peggiorano il sistema invece di migliorarlo. E questa non è la prima del resto.
Riporto un brano tratto da "La Repubblica" su cosa è accaduto oggi, primo giorno del sistema di trasmissione on-line dei certificati.
Il blocco è "ufficiale", come provato dalla mail ricevuta da un medico di famiglia dalla Sogei, la società che gestisce l'operazione per conto del ministero: "A causa di un imprevedibile malfunzionamento dei sistemi dedicati al Progetto Sanità - si legge nel messaggio - , si segnala il fermo di tutte le applicazioni rese disponibili dal sistema stesso, compresi i certificati di malattia che da oggi dovrebbero essere a regime. Stiamo intervenendo per ripristinare al più presto la funzionalità dei sistemi". La Sogei afferma più tardi di aver ripristinato la "piena funzionalità della piattaforma alle 10,28 del 1 febbraio" e di avere una "unità di crisi operativa al fine di garantire la migliore erogazione del servizio". Il ministero interviene invece nella tarda mattinata per precisare che, essendosi trattato di "problemi tecnici", nessuna sanzione scatterà nei confronti dei medici.
Lascio ai lettori la curiosità (o la voglia) di approfondire la conoscenza delle parti in scena di questo triste teatrino (i commercialisti forse potrebbero aiutarci).
L'unica cosa certa (e certificata, a quanto pare) è che a fronte di un sistema che prevede sanzioni mostruose nei confronti di medici e dipendenti, non si è approntato un sistema non dico totalmente affidabile, ma almeno... funzionante!
C'è da augurarsi che i medici facciano quadrato e, facendo valere la propria forza contrattuale, contrastino questa inutile novità, che non apporta alcun beneficio alla gestione degli uffici, e che crea solo ulteriori incombenze e stress a categorie di lavoratori che sono già da molto tempo nel mirino dell'odio di questo governo.
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