19 giugno 2010

La Fiom non ceda a Pomigliano! E' l'ultima speranza di resistenza.

«Clausole integrative del contratto individuale di lavoro - Le Parti convengono che le clausole del presente accordo integrano la regolamentazione dei contratti individuali di lavoro al cui interno sono da considerarsi correlate ed inscindibili, sicché la violazione da parte del singolo lavoratore di una di esse costituisce infrazione disciplinare di cui agli elenchi, secondo gradualità, degli articoli contrattuali relativi ai provvedimenti disciplinari conservativi e ai licenziamenti per mancanze e comporta il venir meno dell'efficacia nei suoi confronti delle altre clausole».

Questi sono i veri contenuti dell'accordo sciagurato che padron Marchionne ha imposto e che i sindacati complici si sono precipitati a firmare.
Si introduce il principio di libera licenziabilità del lavoratore considerato inadempiente dall'azienda, principio che viola lo Statuto dei lavoratori e la Costituzione.
La gravità inaudita di questa clausola è passata quasi totalmente sotto silenzio, ma è fondamentalmente su questo che si è incentrata, giustamente, la totale contrarietà della Fiom.
Questo accordo è illegale e incostituzionale, il referendum che Fiat e sindacati-canaglia hanno imposto ai lavoratori di Pomigliano non ha, di conseguenza, rilevanza alcuna. La CGIL non lasci sola la Fiom in questa battaglia! (Se la Camusso vuole spazzare via il suo passato non troppo entusiasmante di sindacalista, questa è l'occasione buona...)
L'opposizione di sinistra (o ciò che ne rimane) non lasci sola la Fiom in questa battaglia!
Tutti noi che non vogliamo morire berlusconiani non dobbiamo lasciare sola la Fiom in questa battaglia di resistenza e libertà!

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