Avere un ministro dell'Economia che non sappia fare di conto è francamente imbarazzante per un paese che presume di appartenere ai "grandi" della Terra.
Ancor più imbarazzante è averne uno che, oltre che incompetente, per adeguarsi al clima e agli ordini del suo governo dispensa balle in ogni dove.
Ma vediamo i numeri (sballati) di Tremonti sull'andamento del Pil, elencando le previsioni del ministro dal giugno 2008 ad oggi.
Si parte da un +0,9% nel Dpef (giugno 2008) per passare ad uno 0,5% nel settembre 2008. Finalmente (si fa per dire) nel 2009 a febbraio il nostro si rende conto che il Pil sarà negativo: -2,0 dice lui. Salvo contraddirsi in aprile peggiorando la previsione a -4,2%. L'ultimo numero l'ha dato ieri: nel 2009 il Pil diminuirà del 5,2%.
Proprio incorreggibile: quando Bankitalia (confermata dai dati di confindustria) prevedeva una perdita del 5%, Tremonti bollava come "opinioni" quelle previsioni.
Se qualcuno gli fa notare le incongruenze di ciò che va dicendo e contraddicendo giorno dopo giorno, il suo aplomb non gli impedisce di etichettare l'interlocutore come "testa di cazzo".
Non c'è che dire: degno compagno di merende dei felloni che popolano il suo governo. Sempre più simile alla grande imitazione che ne fa Corrado Guzzanti...
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