22 marzo 2010

L'insostenibile declino della chiesa cattolica

Se il vaticano decide di entrare a gamba tesa nella campagna elettorale per le elezioni regionali, vuol dire che tira una brutta aria al di là del Tevere. Se poi fa direttamente campagna elettorale per la candidata del centrodestra, tra i cui sponsor spiccano elementi contigui alla mafia e molti fascisti col braccio sempre teso, allora è lecito pensare che la crisi che attraversa le stanze vaticane sia veramente molto seria.
Ci saremmo aspettati che i vari bagnasco affrontassero con serietà il problema della pedofilia che sta sconvolgendo le chiese cattoliche di tutto il mondo, invece li troviamo in piena campagna elettorale contro l'eretica Bonino. L'oscurantista Ratzinger ci trascina in pieno medioevo dunque...
E si trascina dietro anche le forze più vitali che gli sono vicine.
In un periodo in cui vi sono almeno 3-4 scandali al giorno di piccole vittime di preti, monaci e suore, è di oggi la notizia che l'Azione Cattolica (che sembrava scomparsa negli ultimi 15 anni, mai una presa di posizione pubblica) ha diffuso una nota 'per stigmatizzare quanti hanno cercato di coinvolgere, nelle questioni relative agli abusi sessuali di sacerdoti nei confronti di minori, anche la persona del Papa'.
Non si sa da quali agenzie Franco Miano prenda le notizie, ma è singolare che il presidente della maggiore associazione (una volta) laica del nostro Paese si presti ad essere strumento di controinformazione del vaticano. I casi di abusi sessuali in parrocchie di cui Ratzinger era vescovo, e nel periodo in cui egli era vescovo, sono oramai abbondantemente documentati. Solo Miano li sconosce evidentemente.
Ai miei tempi l'Azione Cattolica si sarebbe schierata dalla parte delle piccole vittime, ma i tempi cambiano...

12 febbraio 2010

Il puttanaio...

«... io sono atterrato in questo istante da.. dagli Stati Uniti... se oggi pomeriggio se Francesca potesse... io verrei volentieri ... una ripassata... »

A parlare è colui che, a buona ragione, può essere definito il secondo uomo più potente d'Italia dopo Berlusconi. Nonchè il suo sodale principale, allo stato attuale: il suo braccio destro, il suo "esecutore". La seconda B di quella che oramai è conosciuta come "la B2".
L'uomo della provvidenza, nonchè della emergenza continua, è incappato in un brutto guaio. Lui e la potentissima struttura della Protezione Civile, che si è costruito intorno negli anni, evidentemente si sentivano intoccabili, vista la copertura di cui godono da parte del grande capo, e visto anche il progressivo deterioramento della società civile italiana, che sempre meno sembra attenta a tutti i diabolici meccanismi con i quali il peggior governo di sempre le sta sottraendo (alla società civile) sempre maggiori spazi di intervento e di potere, concentrandolo nelle mani di sempre meno persone. Anzi, di una sola: Guido Bertolaso.
Qualcosa è andato storto, e il vaso di pandora si è aperto.
Speriamo che questa volta si possa andare sino in fondo, e che si possa dare una spallata decisiva a questo sistema corrotto di potere orgiastico, che a fronte di montagne di denaro fatto guadagnare agli amici senza regola alcuna ottiene come contropartita benefit, beni mobili e immobili, e tante, ma proprio tante, allegre e gioiose puttane.

10 febbraio 2010

Il giorno del ricordo... manipolato

Ogni anno, dal 2004, il «Giorno del ricordo» viene usato dalla retorica dei partiti della destra italiana, che affonda le sue radici nell'ideologia fascista, per cancellare le responsabilità italiane e repubblichine nei massacri in terra slava e per ricordare foibe ed esodo dall'Istria e da Zara in modo «regressivo e profanatorio».
Quel piccol-uomo di Alemanno lo usa per organizzare il «Viaggio nella civiltà istriano-dalmata», una sorta di viaggio della memoria che finisce - paragonando le foibe alla Shoah - per banalizzare volutamente l'Olocausto.
La ricostruzione dei sempre-fascisti, falsata e manipolata, della tragedia delle foibe, a fronte di presunti 10-15000 morti italiani mai documentati e di cui non è mai stato ricostruito un elenco accettabile, nasconde il massacro di centinaia di migliaia di jugoslavi (e di civili italiani che lì vivevano) perpetrato dalle milizie fasciste, da sole o al servizio delle SS.
E alla fine raggiunge lo scopo di riattizzare gli odii nazionalistici antislavi, che furono proprio all'origine dell'aggressione fascista del 1941.
Ogni giorno di più, il nostro Paese si avvicina nei modi, nei provvedimenti, nell'arroganza del potere, nell'impunità dei potenti, all'epoca più buia della nostra storia.
Bisogna mantenere alta la vigilanza, perchè il fascismo, in nuove forme, può tornare in qualsiasi momento; anzi, ha già da tempo ripreso ad incancrenire il tessuto civile italico: da quando qualcuno di cui faremmo volentieri a meno decise di "scendere in campo"...

07 febbraio 2010

I nuovi piccoli balilla di La Russa

Il ministro-mefistofele l'ha chiamata mini-naja, sperimentandola lo scorso autunno con gli alpini di Bolzano.
Sarà pure "mini", ma intanto per questa balzana idea si è previsto un budget di 21 milioni di euro. Non pochi, in tempi di crisi.
Ma cosa faranno questi baldi giovanotti durante queste poche settimane di "corso"? Secondo La Russa avranno «una preparazione atletico-culturale di tipo militare». Si eserciteranno in «attività ginnico-sportive, addestramento base di difesa personale, nozioni sulla leadership, igiene alimentare».
Vi ricordano qualcosa queste parole? Già, indovinato! Sono grosso modo le finalità costitutive dei piccoli balilla o, se preferite, delle avanguardie giovanili fasciste di mussoliniana memoria.
Le analogie e le "vicinanze" col ventennio più buio della storia d'Italia cominciano ad essere troppe; e ad inquietare anche gli spiriti più ottimisti.
Non dovremmo porre un argine a tutto ciò?

22 gennaio 2010

Il ritorno in Tv di Barbareschi

Un programma di cui non si sentiva la mancanza, il Barbareschi Sciock.
Se voleva tentare di fare "sperimentazione", come tanto amano a La7, doveva evitare di ispirarsi (ad esempio) ai predicozzi che l'inutile piroso fa nel suo programma Niente di personale. Ma soprattutto doveva evitare come la peste l'ipocrisia di apparire come ciò che NON E'.
La battuta sulla donna col velo, le tre transgender (ma erano veramente tali?) perfettamente integrate nella società (forse...). Ipocrisia a piene mani.
Barbareschi è stato eletto nel parlamento (nel quale sembra essere presente al 50% tra l'altro...) nelle liste di berlusconi. Vale a dire che è rappresentante del governo più razzista che la Repubblica ricordi, alleato con la lega, che le bimbe col velo non le fa nemmeno salire su un palco a salutare il Presidente della Repubblica (leggere Il Manifesto di oggi 22 gennaio, in proposito), che gli extracomunitari li preferisce sui fondali dei mari piuttosto che negli studi televisivi, che i transgender e gli omosessuali li picchia quando non li ghettizza.
Francamente crediamo che Barbareschi farebbe meglio ad onorare i 23.000 euro che NOI contribuenti gli regaliamo ogni mese, e lasci fare la TV a chi ha veramente qualcosa di non retorico da dire...