01 giugno 2018

Viva il cambiamento!

Agli Interni un esagitato bavoso che promette di togliere i fondi che permettono di gestire alla meno peggio il grande flusso migratorio che da sempre attraversa e sempre attraverserà il nostro Paese.
Alle politiche della famiglia un omofobo, che vuole abolire la legge 194 ed è amico dei nazifascisti (le sue frequentazioni con ambienti inneggianti al nazismo sono più che provate da tempo).
Alla Difesa una "esperta" nel reclutare mercenari per fare i lavori sporchi (vedi Libia).
Al Ministero dell'Economia un "professore" che vuole finanziare l'orribile flat tax (che favorirà i più ricchi) aumentando l'IVA (che colpisce soprattutto i redditi medio-bassi).
Alle Politiche Europee un antieuropeista, esperto nel "sistemare" qualche bilancio di qualche grossa società di cui è stato Presidente.
All'Agricoltura l'amico di forzanuova che dà del terrone a tutti i cittadini al di sotto della pianura padana.
Alle infrastrutture (ministero da sempre strategico in Italia) un assicuratore che ancora non ha capito dove si trova e soprattutto perchè (si sta ancora concentrando per capirlo).
Alla Giustizia un avvocaticchio che prima di entrare in Parlamento dichiarava meno di un impiegato medio e ora ha decuplicato i suoi guadagni.
Al Ministero per il Sud una deputata che nel proprio curriculum ha solo il fatto di essere, appunto, meridionale.
All'Istruzione un professore di ginnastica.
Allo Sviluppo Economico, Lavoro e Politiche Sociali (forse il più importante dicastero per i prossimi anni in Italia) uno steward di stadio che non riesce a mettere insieme una frase principale con una subordinata (specie se quest'ultima deve avere un congiuntivo).
Ecco il "governo del cambiamento".
C'è solo da mettersi d'accordo "cambiamento" verso dove: a una prima occhiata direi verso l'abisso...

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