Di motivi per tirarsi fuori dalla follia dell'acquisto dei nuovi caccia F-35 ce n'era già a sufficienza ben prima di domenica scorsa.
Un'arma di attacco micidiale non ha ragione d'esistere in un Paese che ha tra i concetti fondanti il ripudiare "la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali".
Il costo esorbitante (le ultime stime parlano di 13-14 miliardi di euro) in tempi di crisi totale, con le tensioni sociali che sono ad un passo dallo strabordare semplicemente per questioni "di fame", suggeriva da tempo di lasciar perdere o almeno di rinviare a tempi migliori.
Ora, la bellissima puntata di Presa Diretta dell'ottimo Iacona ci "informa" (come dovrebbe sempre fare l'informazione) che non solo i costi cresceranno sino a 40 miliardi di euro, vista la esosa manutenzione cui saranno soggetti questi mostri dell'aria (tutta a carico degli Stati che li acquistano), ma che in realtà questi "mostri" sono dei trabiccoli, pronti ad incendiarsi in volo anche per una raffica di kalashnikov!
E allora, visti i tanti evidenti motivi di interesse, perchè questo non è un tema centrale dei media italiani? Perchè non è un tema centrale della campagna elettorale?
Non dovrebbe essere un argomento "dirimente"? Uno di quegli argomenti che portano a scegliere una lista piuttosto che un'altra?
Sarebbe quindi il caso di stare attenti a chi ne parla e in quali termini.
E allora si scopre subito che solo Vendola (che però firmando la carta d'intenti con il PD si è automaticamente dichiarato prigioniero politico e condannato alla irrilevanza, avendo accettato che le decisioni controverse vengano prese a maggioranza) e Rivoluzione Civile si dichiarano esplicitamente contro questa follia e si impegnano a fermarla subito (sulla posizione del movimento di Grillo, sempre ambiguo su questioni di questo tipo, evito di approfondire).
Dopodiché basta un piccolo passaggio logico per trovare un valido motivo per decidere a chi dare il proprio voto...
Nessun commento:
Posta un commento