La chiesa romana cattolica e apostolica, è risaputo, dovrebbe fare un'ampia opera di pulizia all'interno della propria classe sacerdotale, infestata di pedofili nonché di preti più interessati alle cose materiali che a quelle spirituali.
Ora scopriamo (in realtà sapevamo anche questo) che è piena di folli, pazzi furiosi che andrebbero rinchiusi e messi in TSO.
Tale don Piero Corsi, parroco di una piccola frazione di Lerici in provincia di La Spezia, è uno di questi.
Questa sottospecie di essere umano vestito con la tonaca non ha trovato di meglio, per Natale, che "donare" ai propri parrocchiani una lettera in cui, senza troppe ambiguità, afferma in buona sostanza che il "femminicidio" è un fenomeno le cui colpe ricadono sulle donne, sempre provocanti, sempre più indipendenti, sempre meno sottomesse, insomma: sempre più coscienti di essere donne...
Questo pazzo furioso, non nuovo a quanto pare a queste uscite da malato mentale, è ancora parroco nella propria parrocchia.
Cosa aspetta il vaticano a sospendere un siffatto prete?
Perchè il papa, sempre pronto ad attaccare tutto ciò che nel mondo mette a rischio la sopravvivenza della sua chiesa medievale, non trova mai uno straccio di tempo per affrontare i problemi veri che stanno facendo diventare la "sua" chiesa marginale nel mondo?
Invece di riempirsi la bocca della parola "pace", e poi scagliarsi con violenza sempre maggiore contro le coppie gay e contro ogni possibile espansione di qualsivoglia diritto civile che vada contro i suoi dogmi assurdi, non farebbe meglio Benedetto XVI a ridare dignità al proprio clero, facendo una puntuale opera di pulizia e di rinnovamento?
E cosa aspettano i cittadini di quel paese a cacciarlo a calci in culo dalla parrocchia? Cosa ne pensano le sue parrocchiane? E i maschi? Sono tutti potenziali killer?
Io non voglio veder circolare tonache che servono a dare copertura a persone infami.
E pretendo, pretendo, che questo deficiente venga inquisito d'ufficio per istigazione all'omicidio.
Sarebbe il minimo, in un paese civile.
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