Sabato 3 ottobre a Roma ci sarà la manifestazione sulla libertà di stampa "Informazione, no al guinzaglio. Diritto di sapere, dovere di informare".
Alla manifestazione promossa dalla FNSI ha aderito praticamente l'intero mondo dell'informazione italiana e della cultura in generale: registi, scrittori, autori.
Fanno ovviamente eccezione i cagnolini servi del padrone (i vari fede, feltri, giordano, belpietro, ferrara) e, udite udite, Striscia la notizia, trasmissione che svela ogni giorno di più la sua vera subdola natura di strumento al servizio di berlusconi per sviare e confondere le menti dei videodipendenti. E del resto che cosa vi aspettate da personaggi che non disdegnano di pubblicizzare, sul web, quelle stesse truffe (maghi, cartomanti, pomate miracolose) che fanno finta di smascherare in tv?
Mancheranno anche i giornalisti "terzi", quelli che per essere sicuri di esistere ancora devono assolutamente non essere schierati con nessuna posizione, qualunque essa sia. E sono i vari piroso, tutto il clan del Rancorista (opss... scusate: Riformista) di polito con in testa il povero pansa, e così via. Se i primi andrebbero collocati nell'Inferno Dantesco, questi ultimi starebbero sulla sua soglia, a girare continuamente in tondo nella speranza di essere almeno considerati "cattivi". Non sono nemmeno quello. Semplicemente: non sono.
Non dubitiamo che la manifestazione riuscirà benissimo, sarà molto partecipata e piena di contenuti.
E poichè il pericolo di una informazione imbavagliata e al servizio del potere fascista che ci governa è sempre più attuale, essa va sostenuta e pubblicizzata con ogni mezzo, non ultimo quello dei blogger...
26 settembre 2009
16 settembre 2009
Brunetta e il peculato.
Se io, ipotetico dipendente pubblico, utilizzo strutture e/o cose di proprietà dell'ufficio in cui lavoro per mio personale tornaconto e/o interesse vado incontro al reato di "peculato d'uso"; circostanza che può condurre (oltre che al licenziamento) addirittura alla galera.
Se il reato di peculato d'uso viene commesso da un Ministro vale lo stesso ragionamento?
Secondo me sarebbe ancora più grave.
Ora, non vorremmo pretendere la galera per così poco. In fondo il peculato d'uso potrebbe essere anche derubricato a reato minore, sanabile con una ammenda. Ma la rimozione dall'incarico, quella sì! Almeno quella vogliamo pretenderla!
Possiamo allora sperare che lo psiconano "licenzi" l'unico ministro più basso di lui per aver utilizzato a proprio esclusivo interesse (una sterile polemica con un'inchiesta bella tosta dell'Espresso) il sito ufficiale del Ministero della Pubblica Amministrazione, nella cui home-page campeggiava l'immagine che potete vedere qui di seguito?
Crediamo proprio di no, purtroppo.
Possiamo però augurarci che da questa "schifezza" possa montare un'ondata di indignazione tale da sputtanarlo in ogni dove, in modo che la vergogna (ammesso che sia un sentimento di sua conoscenza) possa farlo diventare ancor più "piccolo" (in tutti i sensi) di quanto già non sia di suo...
Se il reato di peculato d'uso viene commesso da un Ministro vale lo stesso ragionamento?
Secondo me sarebbe ancora più grave.
Ora, non vorremmo pretendere la galera per così poco. In fondo il peculato d'uso potrebbe essere anche derubricato a reato minore, sanabile con una ammenda. Ma la rimozione dall'incarico, quella sì! Almeno quella vogliamo pretenderla!
Possiamo allora sperare che lo psiconano "licenzi" l'unico ministro più basso di lui per aver utilizzato a proprio esclusivo interesse (una sterile polemica con un'inchiesta bella tosta dell'Espresso) il sito ufficiale del Ministero della Pubblica Amministrazione, nella cui home-page campeggiava l'immagine che potete vedere qui di seguito?
Crediamo proprio di no, purtroppo.
Possiamo però augurarci che da questa "schifezza" possa montare un'ondata di indignazione tale da sputtanarlo in ogni dove, in modo che la vergogna (ammesso che sia un sentimento di sua conoscenza) possa farlo diventare ancor più "piccolo" (in tutti i sensi) di quanto già non sia di suo...
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12 settembre 2009
E il valoroso Brunetta si becca una bella denuncia...
Il nano-bis brunetta, come si sa, ha una considerazione di sè che è grande quasi quanto quella che berlusconi ha di se stesso: quindi, patologica.
Avendo una cultura (in generale) prossima allo zero, questa sorta di nanerottolo (che berlusconi ha voluto ministro solo per avere nel CdM uno più basso di lui) ha ritenuto opportuno dare dello "schifoso" all'Italia rappresentata da Michele Placido.
Praticamente ha dato dello "schifoso" all'attore e regista che da tanti anni porta in alto il nome della nostra cultura cinematografica nel mondo intero, e per questo Michele Placido ha deciso di querelarlo.
Finalmente qualcuno che decide di reagire alla tracotanza fascistoide che da anni ci opprime e che la "nostra" opposizione si guarda bene dal combattere come si dovrebbe.
In una lettera aperta, Placido dice al ministro Brunetta: "Ha sbagliato persona per questo io la denuncio alla giustizia italiana. Questo signore che lei chiama Placido, leggermente schifoso, lavora per il comune di Roma Teatro Tor Bellamonaca gratis da cinque anni, teatro di periferia signor Brunetta e sempre gratis con le risorse di pochi ha creato un teatro in Calabria per bambini in un posto di sangue e di 'ndrangheta".
E poi: "Per quanto riguarda il regista di cinema, i miei ultimi tre film, a proposito di sovvenzioni non ne hanno avute e hanno incassato 14 milioni di euro più le vendite all'estero. Non voglio dilungarmi sulla mia lunga carriera come attore con premi internazionali e lavori con Monicelli, Rosi, Tornatore, Albertazzi, Strehler, Ronconi: fannulloni anche loro? Molti film da me interpretati sono stati candidati all'Oscar, la serie La Piovra premiata e venduta nel mondo ha fatto incassare alla Rai miliardi di lire sul mercato estero. Non chiedo una percentuale, ma rispetto. Ho lavorato anche con Mediaset nel rispetto dell'azienda così come ho sempre lavorato lealmente con i funzionari dello spettacolo anche di questo governo. In Francia sarei un pezzo della cultura francese, qui invece sono un pezzo come ha detto lei leggermente schifoso. La denuncio per questo, ma forse vengo ingiuriato da lei, perchè ho dichiarato che non ho mai votato per il presidente Berlusconi?".
"Ho sempre cercato di servire lo Stato pensando che cinema e teatro hanno una funzione civile importante, forse è questa una colpa?".
E' proprio questo il punto, noi crediamo.
Tutto ciò che può contribuire a formare, o a tener viva, una minima coscienza civile è da abbattere, da distruggere, da annientare, da annichilire. Perchè il regime che lo psiconano e i suoi seguaci da vent'anni stanno instaurando passo dopo passo non può permettersi una società "civile" cui dar di conto.
E' ancora tempo di discutere di "mozioni" o di preoccuparsi se quel pirla di Rutelli andrà con Casini? Oppure è tempo di spazzare via tutto questo marciume?
Avendo una cultura (in generale) prossima allo zero, questa sorta di nanerottolo (che berlusconi ha voluto ministro solo per avere nel CdM uno più basso di lui) ha ritenuto opportuno dare dello "schifoso" all'Italia rappresentata da Michele Placido.
Praticamente ha dato dello "schifoso" all'attore e regista che da tanti anni porta in alto il nome della nostra cultura cinematografica nel mondo intero, e per questo Michele Placido ha deciso di querelarlo.
Finalmente qualcuno che decide di reagire alla tracotanza fascistoide che da anni ci opprime e che la "nostra" opposizione si guarda bene dal combattere come si dovrebbe.
In una lettera aperta, Placido dice al ministro Brunetta: "Ha sbagliato persona per questo io la denuncio alla giustizia italiana. Questo signore che lei chiama Placido, leggermente schifoso, lavora per il comune di Roma Teatro Tor Bellamonaca gratis da cinque anni, teatro di periferia signor Brunetta e sempre gratis con le risorse di pochi ha creato un teatro in Calabria per bambini in un posto di sangue e di 'ndrangheta".
E poi: "Per quanto riguarda il regista di cinema, i miei ultimi tre film, a proposito di sovvenzioni non ne hanno avute e hanno incassato 14 milioni di euro più le vendite all'estero. Non voglio dilungarmi sulla mia lunga carriera come attore con premi internazionali e lavori con Monicelli, Rosi, Tornatore, Albertazzi, Strehler, Ronconi: fannulloni anche loro? Molti film da me interpretati sono stati candidati all'Oscar, la serie La Piovra premiata e venduta nel mondo ha fatto incassare alla Rai miliardi di lire sul mercato estero. Non chiedo una percentuale, ma rispetto. Ho lavorato anche con Mediaset nel rispetto dell'azienda così come ho sempre lavorato lealmente con i funzionari dello spettacolo anche di questo governo. In Francia sarei un pezzo della cultura francese, qui invece sono un pezzo come ha detto lei leggermente schifoso. La denuncio per questo, ma forse vengo ingiuriato da lei, perchè ho dichiarato che non ho mai votato per il presidente Berlusconi?".
"Ho sempre cercato di servire lo Stato pensando che cinema e teatro hanno una funzione civile importante, forse è questa una colpa?".
E' proprio questo il punto, noi crediamo.
Tutto ciò che può contribuire a formare, o a tener viva, una minima coscienza civile è da abbattere, da distruggere, da annientare, da annichilire. Perchè il regime che lo psiconano e i suoi seguaci da vent'anni stanno instaurando passo dopo passo non può permettersi una società "civile" cui dar di conto.
E' ancora tempo di discutere di "mozioni" o di preoccuparsi se quel pirla di Rutelli andrà con Casini? Oppure è tempo di spazzare via tutto questo marciume?
05 settembre 2009
Cinque domande a Vittorio Feltri
1. Secondo Lei, è lecito/possibile/normale che un giornalista condannato per diffamazione a 18 mesi di carcere diriga un quotidiano?
2. Secondo Lei, un giornalista che "inventa" periodicamente e di tutto punto delle notizie dal nulla, facendone delle inchieste pubblicate sulla stampa, è lecito/possibile/normale che diriga un quotidiano?
3. Cosa ne pensa oggi delle condanne penali per reati di opinione? I giornalisti che esprimono una opinione (politica, etica, estetica) su un politico è giusto che vengano condannati al carcere?
4. Cosa ne pensa, oggi, dell'azione giudiziaria del Pool di Mani Pulite? In altre parole: Di Pietro era colui che «non si è lasciato intimidire dalle critiche, dalle minacce di mezzo mondo politico (diciamo pure del regime putrido di cui l'appesantito Bettino è campione suonato)... Ha colpito senza fretta, nessuna impazienza di finire sui giornali per raccogliere altra gloria», oppure un magistrato corrotto che prendeva soldi da Pacini Battaglia?
5. Alla luce della recente Sentenza della Corte di Cassazione (n. 16916/2009) ritiene ancora che Rosario Bentivegna fu un massacratore dello stesso stampo e dello stesso livello di Erich Priebke?
2. Secondo Lei, un giornalista che "inventa" periodicamente e di tutto punto delle notizie dal nulla, facendone delle inchieste pubblicate sulla stampa, è lecito/possibile/normale che diriga un quotidiano?
3. Cosa ne pensa oggi delle condanne penali per reati di opinione? I giornalisti che esprimono una opinione (politica, etica, estetica) su un politico è giusto che vengano condannati al carcere?
4. Cosa ne pensa, oggi, dell'azione giudiziaria del Pool di Mani Pulite? In altre parole: Di Pietro era colui che «non si è lasciato intimidire dalle critiche, dalle minacce di mezzo mondo politico (diciamo pure del regime putrido di cui l'appesantito Bettino è campione suonato)... Ha colpito senza fretta, nessuna impazienza di finire sui giornali per raccogliere altra gloria», oppure un magistrato corrotto che prendeva soldi da Pacini Battaglia?
5. Alla luce della recente Sentenza della Corte di Cassazione (n. 16916/2009) ritiene ancora che Rosario Bentivegna fu un massacratore dello stesso stampo e dello stesso livello di Erich Priebke?
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01 settembre 2009
Il vaticano punisce i preti pro-Eluana
Nei giorni della vicenda Eluana 41 preti e religiosi firmarono un appello «per la libertà e sul fine-vita» promosso dalla rivista Micromega. Un appello in cui i religiosi chiedevano di fermare l'obbrobrio legislativo che questo governo voleva far passare come "legge sul testamento biologico", e che in realtà mortificava la libertà di coscienza, e che imprigionava «la libertà di tutti i protagonisti coinvolti al momento supremo della morte».
A distanza di mesi arriva, a freddo, la vendetta della santa sede.
Come ci segnala l'Agenzia di informazione Adista, ad agosto la Congregazione vaticana per il clero (il Sant'Uffizio....) ha inviato una lettera riservata ai vescovi delle diocesi cui appartengono i 41 preti incriminati, in cui praticamente si ordina agli alti prelati di richiamare all'ordine i preti indisciplinati e, eventualmente, di punirli.
Alcuni vescovi si sono già attivati (tant'è che uno dei firmatari ha chiesto a Micromega di ritirare la propria firma), altri lo faranno certamente al ritorno dalle vacanze estive.
Ricordiamo alcuni nomi di questi preti che per il vaticano sono delinquenti.
Don Andrea Gallo, don Albino Bizzotto e don Enzo Mazzi non hanno bisogno di presentazioni. Don Angelo Cassano, parroco di Bari impegnato nella lotta per i diritti degli immigrati. Padre Nino Frisullo, direttore di Segno, rivista in prima linea contro la mafia in quel di Palermo.
Insomma: i preti più vicini agli ultimi, più vicini al prossimo in difficoltà, più vicini al Vangelo...
Che dire: la campagna di autunno del vaticano è cominciata...
A distanza di mesi arriva, a freddo, la vendetta della santa sede.
Come ci segnala l'Agenzia di informazione Adista, ad agosto la Congregazione vaticana per il clero (il Sant'Uffizio....) ha inviato una lettera riservata ai vescovi delle diocesi cui appartengono i 41 preti incriminati, in cui praticamente si ordina agli alti prelati di richiamare all'ordine i preti indisciplinati e, eventualmente, di punirli.
Alcuni vescovi si sono già attivati (tant'è che uno dei firmatari ha chiesto a Micromega di ritirare la propria firma), altri lo faranno certamente al ritorno dalle vacanze estive.
Ricordiamo alcuni nomi di questi preti che per il vaticano sono delinquenti.
Don Andrea Gallo, don Albino Bizzotto e don Enzo Mazzi non hanno bisogno di presentazioni. Don Angelo Cassano, parroco di Bari impegnato nella lotta per i diritti degli immigrati. Padre Nino Frisullo, direttore di Segno, rivista in prima linea contro la mafia in quel di Palermo.
Insomma: i preti più vicini agli ultimi, più vicini al prossimo in difficoltà, più vicini al Vangelo...
Che dire: la campagna di autunno del vaticano è cominciata...
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