Là dove il terremoto non è riuscito a completare l'opera, e cioè a mettere in ginocchio definitivamente l'economia e la società de L'Aquila e dintorni, ecco arrivare Bertolaso ad umiliare una popolazione già allo stremo.
Il plenipotenziario del cavaliere di arcore, investito di poteri assurdamente abnormi, ha deciso di individuare semplicemente "sulla carta" le aree su cui costruire gli insediamenti provvisori (provvisori si fa per dire, visto che si è scelto di seguire il modello-irpinia e non il modello-friuli...); ignorando completamente la realtà esistente e facendosi beffe delle necessità delle popolazioni locali e delle loro legittime aspirazioni a "ricominciare a vivere" quanto prima.
Per cui ecco gli espropri selvaggi, spesso di zone su cui insistono piccole casupole rustiche, che tanto servono in questo periodo ai loro proprietari, a volte addirittura di territori economicamente rilevanti per l'intera zona.
Sarebbe ora di "calmierare" in qualche modo questo novello console, che ritiene di poter fare tutto ciò che vuole non dovendo rispondere a nessun'altro che non sia il suo compagno di merende, nonchè protettore, nonchè padrone.
Sarebbe ora che ciò che resta della comunità politica che si spaccia per opposizione faccia sentire la propria voce "senza se e senza ma" andando a presidiare quei territori e cacciando via Bertolaso e i suoi sodali.
Sarebbe ora...
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