04 settembre 2008

Le scorciatoie della Gelmini

I professori del Sud sono poco professionali, vanno sottoposti a cicli intensivi di aggiornamento per portarli verso medie decenti di rendimento e di merito.
Così, a grandi linee, si esprimeva non molti giorni fa la ministra della Pubblica Istruzione, tale Gelmini, i cui unici meriti sono quelli di essere una delle tante "rampanti" di Forza Italia (nella speranza che abbia seguito strade diverse dalla Carfagna...).
Ora, al di là della grande boutade che balza agli occhi anche all'osservatore meno attento, scopriamo che forse, in passato, la polentona non la pensava alla stessa maniera.
Di sicuro nel 2001 la Gelmini apprezzava molto il Sud, tanto da spingerla a scendere dal profondo Nord a Reggio Calabria per fare gli esami da avvocato.
Quando qualcuno, in rete, ha insinuato che l'avesse fatto perché in quei tempi Reggio Calabria aveva percentuali bulgare di superamento dell'esame (per capirci: oltre il triplo di promossi rispetto a Brescia, provincia da cui lei proviene), la signora tutta d'un pezzo è dovuta capitolare, ed ha ammesso: "ebbene sì, a quei tempi la mia famiglia non poteva mantenermi oltre ed io dovevo a tutti i costi diventare avvocato".
E quindi ha preso la scorciatoia.
In un Paese non dico normale, ma almeno decente, da tutti i media e dalle forze d'opposizione si sarebbe sollevato un coro di indignazione nei riguardi di una (falsa) moralista e moralizzatrice che quotidianamente getta fango sulla scuola italiana, forse per togliersi di dosso quello in cui da sempre sguazza nella sua carriera di arrampicatrice politica.
Ed invece pochissime voci si sono levate dal mondo dell'informazione, zero dalla politica.
Evidentemente i ministri di questo Governo più fanno schifo e più piacciono agli italiani, medi e non solo.

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