01 settembre 2009

Il vaticano punisce i preti pro-Eluana

Nei giorni della vicenda Eluana 41 preti e religiosi firmarono un appello «per la libertà e sul fine-vita» promosso dalla rivista Micromega. Un appello in cui i religiosi chiedevano di fermare l'obbrobrio legislativo che questo governo voleva far passare come "legge sul testamento biologico", e che in realtà mortificava la libertà di coscienza, e che imprigionava «la libertà di tutti i protagonisti coinvolti al momento supremo della morte».
A distanza di mesi arriva, a freddo, la vendetta della santa sede.
Come ci segnala l'Agenzia di informazione Adista, ad agosto la Congregazione vaticana per il clero (il Sant'Uffizio....) ha inviato una lettera riservata ai vescovi delle diocesi cui appartengono i 41 preti incriminati, in cui praticamente si ordina agli alti prelati di richiamare all'ordine i preti indisciplinati e, eventualmente, di punirli.
Alcuni vescovi si sono già attivati (tant'è che uno dei firmatari ha chiesto a Micromega di ritirare la propria firma), altri lo faranno certamente al ritorno dalle vacanze estive.
Ricordiamo alcuni nomi di questi preti che per il vaticano sono delinquenti.
Don Andrea Gallo, don Albino Bizzotto e don Enzo Mazzi non hanno bisogno di presentazioni. Don Angelo Cassano, parroco di Bari impegnato nella lotta per i diritti degli immigrati. Padre Nino Frisullo, direttore di Segno, rivista in prima linea contro la mafia in quel di Palermo.
Insomma: i preti più vicini agli ultimi, più vicini al prossimo in difficoltà, più vicini al Vangelo...
Che dire: la campagna di autunno del vaticano è cominciata...

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