L'avvento del "governo Draghi" mi costringe ad uscire dal letargo comunicativo che mi ero imposto, ma tant'è...
I due Governi presieduti da Conte erano figli di un Parlamento uscito dalle ultime elezioni diviso in tre blocchi, e che quindi necessitavano di "compromessi" e accordi tra forze politiche diverse e spesso ferocemente avversarie: al di là del giudizio che ognuno può voler dare di entrambe le esperienze, la situazione di partenza era innegabilmente quella.
Anche senza voler indulgere alla dietrologia degli eventi che hanno portato alla fine della seconda esperienza Conte, alcuni interrogativi restano.
Perchè, ad esempio, Mattarella non ha rimandato Conte alle Camere, visto che il suo secondo Governo non è mai stato sfiduciato? Siamo così sicuri che la prassi costituzionale sia stata pienamente e correttamente rispettata? Da quanto tempo il Presidente della Repubblica aveva già pronta questa soluzione?
A chi giova il ritorno, favorito per non dire direttamente voluto dal politico più (giustamente) detestato d'Italia, nelle stanze dei bottoni di Salvini e Berlusconi? Quello stesso politico che elogia il regime saudita, per intenderci.
Quale progetto di spartizione del malloppo europeo c'è dietro? E' un progetto caldeggiato dal delinquente (nel senso tecnico di "colui che è stato definitivamente condannato per un reato") Verdini, che guarda caso Renzi e Salvini sono andati a trovare in galera poco tempo prima di avviare la crisi di governo?
Sono domande per le quali non avremo mai risposta, perché nel frattempo si è insediato Draghi, che a suo stesso dire preferisce evitare di "comunicare": meglio lasciare il popolino nell'ignoranza. E assieme a mister BCE (ma anche mister Goldman Sachs) le stanze del potere sono state occupate dal suo governo.
Giorgetti, Stefani, Garavaglia, Brunetta, Carfagna, Gelmini, Bonetti: il "governo dei migliori"...