05 agosto 2016

L’insostenibile leggerezza di Wind

Capita (raramente ma capita) di recarmi in Salento con il treno da Milano (e viceversa).
Puntualmente, a partire grossomodo da Foggia e sino a Brindisi (e viceversa), la connessione dati (e spesso anche la banale rete mobile) delle mie due schede Wind va a puttane.
Muta, morta, defunta, inservibile.
Capita (sempre) che appena arrivato in zona coperta mi “scappi” un tweet di lamentele contro questo palese disservizio. Potrò lamentarmi che ampie zone di Italia non siano coperte dal segnale? Oppure all’utente/cittadino non resta nemmeno questo diritto residuale di parola?
Capita pure (sempre) che dopo giorni e giorni dal viaggio, l’ineffabile “servizio clienti Wind” mi disturbi al cellulare per chiedermi conto del perché e del per come dei miei cinguettii lamentosi.
Orbene…
Oggi, fortemente infastidito dall’ennesima inutile telefonata dell’operatore che è chiamato a mettere a tacere le lamentele, ho riferito allo stesso che ogni volta che percorrerò quella tratta e verificherò che il disservizio non è stato sanato continuerò a scrivere messaggi di protesta (mi sembra il minimo con quello che paghiamo…).
Uno si aspetterebbe che il "servizio Clienti" cerchi di tranquillizzare l'utente (anche millantando eventualmente) che il suo provider sta cercando di ampliare le zone coperte, in modo da garantire un servizio sempre migliore.
E invece?
E invece a partire dalle mie rimostranze si è instaurato un contraddittorio molto serrato sul fatto che io dovrei verificare la copertura in un “punto fermo” ed eventualmente lamentarmi, non mentre sto viaggiando (sic!).
La conclusione dell’operatrice è stata: “lei può scrivere tutti i messaggi che vuole, tanto la situazione è questa e questa rimane”.
Questo si che si chiama “customer care”!
Complimenti per la professionalità…

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