25 giugno 2010

Il depistatore

Anche il debunker per eccellenza del nostro beneamato Paese, vale a dire il mitico Kossiga, ha cominciato a dare segni di cedimento su Ustica.
L'ex presidente, depositario di molti segreti sui mille misteri d'Italia, ha da tempo cominciato ad ammettere quali fossero gli scenari nei cieli di Ustica trent'anni orsono; confermando (e se lo dice lui c'è da credergli...) le ipotesi e i rumours più accreditati in proposito, che parlano di un missile francese destinato ad altro aereo che presumibilmente stava trasportando Gheddafi da qualche parte.
C'è solo un demente in Italia che è disposto ancora oggi a depistare quando parla di Ustica: Giovanardi. Tale personaggio, che in un qualsiasi altro paese occidentale non potrebbe aver alcun ruolo pubblico più importante di portiere di condominio e che noi abbiamo la gioia di avere come ministro, ha ribadito che il DC9 dell'Itavia è esploso in cielo a causa di una bomba.
Il depistaggio per eccellenza: il primo tentato all'epoca della disgrazia, e quello più clamorosamente smentito da tutte le inchieste, giudiziarie e non. Tanto da far "slittare" tutti i depistatori che si sono succeduti sull'argomento in questi trent'anni sulla ipotesi del "cedimento strutturale", ipotesi analogamente assurda (e sconfessata) ma più facile da sostenere nell'impossibilità di accedere alle prove che tutti gli Stati coinvolti si sono affrettati a far sparire.
Giovanardi già è un disastro quando si occupa delle materie cui è preposto (l'Italia sta facendo passi indietro di secoli rispetto ad altri paesi nell'affrontare le problematiche collegate alle tossicodipendenze). Quando poi si spinge a parlare di altro (lui è notoriamente un tuttologo...) scade nel ridicolo più assoluto, senza rendersene minimamente conto.
Riusciremo prima o poi a vivere in un mondo liberato dai giovanardi? Speriamo accada presto...

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