19 giugno 2009

Il re è morto, viva il re

Non sappiamo quando accadrà, ma possiamo oramai dare per certo che la stella dello psiconano (rubando il termine a Beppe Grillo) sia in fase di spegnimento definitivo.
Difficilmente riuscirà ad uscire indenne dalle sabbie mobili in cui i suoi problemi personali e i cattivi consigli dei suoi cattivi consigliori lo hanno cacciato.
Cosa c'è di totalmente ed assolutamente intollerabile nella circostanza che un uomo sia "malato di sesso"? Nulla. Ognuno fa della sua vita ciò che vuole.
I problemi cominciano a nascere nel momento in cui quest'uomo è non solo l'uomo più potente d'Italia, ma anche il primo ministro. E soprattutto la cosa diventa di dominio pubblico (e quindi di interesse di tutti) quando a causa di questi suoi problemi, il governo del paese e la sua rappresentanza in seno alle istituzioni viene affidato a persone (di sesso femminile) scelte non per le loro capacità politiche o professionali, ma per "altro tipo" di capacità...
Oramai appare chiaro a tutti (anche a molti dei suoi sodali) che il cavaliere opera le sue scelte utilizzando esclusivamente una parte del corpo che non è propriamente il cervello, o (nella migliore delle ipotesi) utilizzando quella parte di cervello che governa gli istinti sessuali a livello animale.
Come dicevo prima: nessun problema se si tratta di un comune cittadino. Intollerabile per un primo ministro di una nazione che si dice civile.
Non è un problema etico, è un problema politico o, al limite, di etica politica. Ma è anche un problema di civiltà di una nazione, di un popolo. Di uno Stato che questa classe di potenti sta gettando nella inciviltà più bieca, nella barbarie più oscura, nel dileggio del mondo intero.
Non possiamo aspettare che sia il vaticano a fermare questo scempio, dovremmo fermarlo noi. Noi "popolo", noi "società civile", e ciò che è rimasto di noi "Sinistra".

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