15 gennaio 2009

Bombe al fosforo sull'ONU

Le menti criminali che da decenni oramai tengono le fila delle sorti dello stato di Israele hanno deciso di alzare il livello di "pulizia" nella striscia di Gaza.
Dopo aver massacrato centinaia di civili (in buona parte bambini inermi) e raso al suolo la quasi totalità degli ospedali, hanno deciso di disfarsi di quegli insetti fastidiosi che gironzolano allegramente tra le bombe sotto le insegne dell'ONU e della Stampa Internazionale.
A tale scopo hanno ritenuto fosse cosa buona e giusta bombardare con il fosforo bianco un palazzo che ospitava degli organismi delle Nazioni Unite e degli uffici della Reuters e di altre agenzie di stampa. Il fosforo, si sa, è un ottimo disinfettante...
Che la stampa (più o meno libera e indipendente) fosse nel mirino di Israele lo sapevamo già. Lo prova il fatto che il giornalista (e pacifista) Vittorio Arrigoni sia stato indicato come bersaglio numero uno per le forze armate israeliane.
Ora che anche l'ONU è stata esplicitamente indicata come "obiettivo" delle bombe israeliane il cerchio si chiude...
Cosa c'entri tutto questo con il diritto di uno stato di difendere la propria integrità è ben difficile capirlo.
Sembrano comprenderlo (ma non riescono a spiegarlo agli altri) solo gli ectoplasmi che in Italia si spacciano per politici (dell'una e dell'altra parte), con la lodevole eccezione dell'on. D'Alema, tra le poche voci (se non l'unica) che si sono levate a difesa della popolazione palestinese.
Frattini sostiene addirittura che non si possono fare i conti sui morti: due morti tra i soldati israeliani contro le centinaia di civili (e bambini) palestinesi "bruciati" dal piombo fuso valgono alla stessa maniera sulla bilancia di un conflitto. Se fosse Luttwak a fare una affermazione così stupida potremmo addirittura comprenderlo.
Il problema è che Frattini è il nostro ministro degli Esteri...

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